Renault Spider
Sviluppata in collaborazione con la Renault Sport di Dieppe (ex-sede dell'Alpine-Renault), la Spider era chiaramente una vettura di nicchia, riservata ad una ristretta cerchia di estimatori. Perciò fu venduta
volutamente in un numero molto limitato, circa 2000 esemplari, molti dei
quali furono utilizzati in ambito sportivo su pista. È perciò decisamente raro
incontrarne una su strada.
Le caratteristiche della Spider erano, oltre al già citato largo impiego di
alluminio, anche la pedaliera adattabile alle esigenze del pilota. La vettura
venne costruita dalla Renault in due versioni: con parabrezza o senza. In
quest'ultimo caso era presente solo un frangivento. Nella versione con
parabrezza era disponibile una capote in tela come optional, mentre per la
versione con frangivento era possibile avere invece un tonneau cover. La
carrozzeria era composta essenzialmente da tre pannelli in plastica, consistenti
nei cofani anteriore e posteriore e nel corpo principale. Caratteristiche del
corpo vettura erano il frontale a fari carenati senza il minimo accenno di
calandra, i fari posteriori tondi e sdoppiati, il roll-bar dietro ai sedili e le
prese d'aria lungo le fiancate, per il raffreddamento del motore.
Quest'ultimo, sistemato in posizione posteriore centrale (con trazione
posteriore), altro non era che il 4 cilindri da 1998 cm³ che già
equipaggiava le Renault Clio
2.0 16V Williams e le Renault Mégane Coach 2.0 16V. Questa
unità motrice era trasversale, in blocco con il cambio, quest'ultimo a 5 marce e derivato
anch'esso da quello della Mégane. Tale motore erogava 147 CV a 6000 giri/min, con
una coppia motrice di 185 N·m a 4500 giri/min. Il telaio era una struttura in
leghe leggere che montava sospensioni a doppi triangoli
sovrapposti con barra antirollio. Con tali caratteristiche, e grazie ad un peso
di 965 kg che scendeva a 930
senza parabrezza, la Spider era
accreditata di una velocità massima di 215 km/h, con uno scatto da 0 a 100 km/h
in 6"9. Per le competizioni più estreme, però, tale motore fu profondamente
rivisto e portato a ben 300 CV a 6250 giri/min. In questo modo la velocità
massima saliva a punte dell'ordine di circa 260 km/h, con uno scatto da 0 a 100
km/h coperto in soli 4"3. Le versioni puramente da gara erano anche prive del
sedile passeggero.
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