lunedì 10 marzo 2014

Renault Spider

Renault Spider
 Sviluppata in collaborazione con la Renault Sport  di Dieppe (ex-sede dell'Alpine-Renault), la Spider era chiaramente una vettura di nicchia, riservata ad una ristretta cerchia di estimatori. Perciò fu venduta

volutamente in un numero molto limitato, circa 2000 esemplari, molti dei quali furono utilizzati in ambito sportivo su pista. È perciò decisamente raro incontrarne una su strada.
Le caratteristiche della Spider erano, oltre al già citato largo impiego di alluminio, anche la pedaliera adattabile alle esigenze del pilota. La vettura venne costruita dalla Renault in due versioni: con parabrezza o senza. In quest'ultimo caso era presente solo un frangivento. Nella versione con parabrezza era disponibile una capote in tela come optional, mentre per la versione con frangivento era possibile avere invece un tonneau cover. La carrozzeria era composta essenzialmente da tre pannelli in plastica, consistenti nei cofani anteriore e posteriore e nel corpo principale. Caratteristiche del corpo vettura erano il frontale a fari carenati senza il minimo accenno di calandra, i fari posteriori tondi e sdoppiati, il roll-bar dietro ai sedili e le prese d'aria lungo le fiancate, per il raffreddamento del motore.

Quest'ultimo, sistemato in posizione posteriore centrale (con trazione posteriore), altro non era che il 4 cilindri da 1998 cm³ che già equipaggiava le Renault Clio 2.0 16V Williams e le Renault Mégane Coach 2.0 16V. Questa unità motrice era trasversale, in blocco con il cambio, quest'ultimo a 5 marce e derivato anch'esso da quello della Mégane. Tale motore erogava 147 CV a 6000 giri/min, con una coppia motrice di 185 N·m a 4500 giri/min. Il telaio era una struttura in leghe leggere che montava sospensioni a doppi triangoli sovrapposti con barra antirollio. Con tali caratteristiche, e grazie ad un peso di 965 kg che scendeva a 930 senza parabrezza, la Spider era accreditata di una velocità massima di 215 km/h, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 6"9. Per le competizioni più estreme, però, tale motore fu profondamente rivisto e portato a ben 300 CV a 6250 giri/min. In questo modo la velocità massima saliva a punte dell'ordine di circa 260 km/h, con uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in soli 4"3. Le versioni puramente da gara erano anche prive del sedile passeggero.
Via Wikipedia